Sai Riconoscere lo Stile di un Giardino?
7 stili di giardini noti per districarsi tra le diverse forme: lo vorresti all’italiana, barocco o country?
Il giardino ci accompagna da (circa) cinquemila anni, ed è evidente che abbia assunto le più disparate forme a seconda dei periodi storici e delle zone geografiche.
Ma rimanendo nel continente europeo e soffermandoci sulle tipologie più note e longeve, analizziamo quali sono le caratteristiche peculiari. Conoscere lo stile di un giardino (o i miscugli di stili in esso presenti) ci aiuta a trarne maggiore godimento e a comprenderne i segreti.
Ma ricordate, quando visitate un giardino storico o “importante”, prima di ogni cosa lasciatevi andare e fatevi stupire, la nomenclatura può aspettare!
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Ma rimanendo nel continente europeo e soffermandoci sulle tipologie più note e longeve, analizziamo quali sono le caratteristiche peculiari. Conoscere lo stile di un giardino (o i miscugli di stili in esso presenti) ci aiuta a trarne maggiore godimento e a comprenderne i segreti.
Ma ricordate, quando visitate un giardino storico o “importante”, prima di ogni cosa lasciatevi andare e fatevi stupire, la nomenclatura può aspettare!
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Francese
Il giardino barocco francese riprende alcuni elementi del giardino italiano, come le basse siepi di bosso e i parterre, ma è tutto molto più in grande poiché destinato in origine a una corte di ricchi privilegiati, che amavano passeggiare e riunirsi all’aperto, spostandosi anche in carrozza.
Inoltre il grande giardino barocco prende corpo nel periodo in cui le scoperte scientifiche si stavano ampliando, dunque anche i lunghi viali tendevano a perdersi all’infinito. La lunghezza dei viali è tale che gli architetti dell’epoca avevano calcolato un coefficiente di allargamento per evitare l’effetto di chiusura prospettica.
Il giardino barocco francese riprende alcuni elementi del giardino italiano, come le basse siepi di bosso e i parterre, ma è tutto molto più in grande poiché destinato in origine a una corte di ricchi privilegiati, che amavano passeggiare e riunirsi all’aperto, spostandosi anche in carrozza.
Inoltre il grande giardino barocco prende corpo nel periodo in cui le scoperte scientifiche si stavano ampliando, dunque anche i lunghi viali tendevano a perdersi all’infinito. La lunghezza dei viali è tale che gli architetti dell’epoca avevano calcolato un coefficiente di allargamento per evitare l’effetto di chiusura prospettica.
- I viali sono sempre ampi, soprattutto vicino all’edificio
- Di fronte al palazzo si ripropone il modello simmetrico italiano, con basse siepi divise “a spicchi” da diagonali, mentre i viali si allungano verso zone più riparate e boschive, o verso altri piccoli edifici
- Siepi alte e perfettamente squadrate, zone riparate, quasi labirintiche, per consentire intimità e privacy
- Ricchi decori, statue indulgenti alla leziosità o al simbolismo
- Giochi d’acqua che stupiscono per l’impegno di risorse, ma anche ninfei (piccoli stagni artificiali circondati da decori)
- Ori, specchi, marmi
- Arbusti potati a cono o in forme inusuali
Inglese
Il Settecento inglese vide una vera e propria rivoluzione dell’arte del giardino. Quasi tutti i giardini furono rimodellati secondo lo stile mutuato da Humphry Repton e Capability Brown, cancellando anche quelli antichi, in stile Tudor. La cosa non è stata ancora perdonata a Brown (perlomeno nel mondo accademico), in particolare dal noto storico dei giardini Charles Quest-Ritson.
Tuttavia è innegabile che Repton, Brown e i loro seguaci sconvolsero la storia del giardino occidentale, seppur ispirandosi a quello cinese, creando alcuni tra i più eleganti giardini del mondo. Il termine usato è “ giardino paesaggistico” poiché giardino e paesaggio dovevano essere un tutt’uno.
Alcune delle caratteristiche fondamentali del giardino settecentesco inglese sono:
Il Settecento inglese vide una vera e propria rivoluzione dell’arte del giardino. Quasi tutti i giardini furono rimodellati secondo lo stile mutuato da Humphry Repton e Capability Brown, cancellando anche quelli antichi, in stile Tudor. La cosa non è stata ancora perdonata a Brown (perlomeno nel mondo accademico), in particolare dal noto storico dei giardini Charles Quest-Ritson.
Tuttavia è innegabile che Repton, Brown e i loro seguaci sconvolsero la storia del giardino occidentale, seppur ispirandosi a quello cinese, creando alcuni tra i più eleganti giardini del mondo. Il termine usato è “ giardino paesaggistico” poiché giardino e paesaggio dovevano essere un tutt’uno.
Alcune delle caratteristiche fondamentali del giardino settecentesco inglese sono:
- Ampi prati e vallecole, laghetti, stagni e corsi d’acqua, ponti ed elementi architettonici che richiamano il mondo ellenistico e latino
- Tutto deve sembrare molto naturale e casuale (è la cosiddetta “regola del minimo artificio")
- Eliminazione di fattori potenzialmente disturbanti, come imperfezioni, elementi sproporzionati, sporcizia e disordine.
- Possibilità di fare lunghe passeggiate, praticare sport, andare a caccia o a pesca
- Grandi alberi in piccoli gruppi che creano quinte prospettiche, in modo che il parco si trasformi in un fondale scenico
- Presenza di false rovine, dette folly, e rifugi segreti, come grotte o anche camere sotterranee
- Alberi alti e imponenti; fioriture fitte solo nella zona più vicina all’edificio
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Provenzale
La Provenza ha un clima particolarmente mite e gradevole, un paesaggio che fonde la mediterraneità con l’aspetto più prettamente boschivo delle zone dell’Europa interna. Poiché gran parte del territorio provenzale è collinoso, molti giardini sono in pendenza.
La Provenza ha un clima particolarmente mite e gradevole, un paesaggio che fonde la mediterraneità con l’aspetto più prettamente boschivo delle zone dell’Europa interna. Poiché gran parte del territorio provenzale è collinoso, molti giardini sono in pendenza.
- I dislivelli sono una presenza quasi costante, come anche scale, muri a secco e terrapieni
- In un giardino provenzale doc si usa sempre pietra locale, di solito chiara. I casali (detti mas) sono coperti da tegole in cotto, e in generale i materiali usati sono molto naturali, grezzi, non levigati. Spesso la pavimentazione è dello stesso tipo di pietra di muri e scale, e ciò rende coeso e organico il giardino.
- La vegetazione è spesso aspra ma molto odorosa, e non è mai leziosa o soverchia, anzi, il giardino provenzale dà una grande importanza ai fogliami
- Luoghi dove sostare per ammirare il giardino o il paesaggio circostante, vedute, belvedere
Country
Il temine country abbraccia un po’ tutti gli stili dei giardini di campagna, cioè giardini in cui la cura delle piante e dei fiori è predominante, come importante è la sensazione di benessere, relax e quiete che questi giardini ispirano.
Il giardino country è a misura di chi lo cura e lo vive, può essere anche molto piccolo, ma sempre vissuto e personalizzato, a volte con piccole stranezze. Troverete sempre:
Il temine country abbraccia un po’ tutti gli stili dei giardini di campagna, cioè giardini in cui la cura delle piante e dei fiori è predominante, come importante è la sensazione di benessere, relax e quiete che questi giardini ispirano.
Il giardino country è a misura di chi lo cura e lo vive, può essere anche molto piccolo, ma sempre vissuto e personalizzato, a volte con piccole stranezze. Troverete sempre:
- Molti fiori, in quasi tutte le stagioni dell’anno, con fioriture a masse anche scomposte
- Piccole collezioni di fiori particolari, che spesso vengono raccolti ed essiccati per essere usati come decorazioni in casa o pressati per piccoli quadri o erbari
- Rifugi e angoli dove leggere, prendere un tè o un caffè, conversare
- Fiori o frutti commestibili, con cui fare marmellate o composte
- Un piccolo orto o una aiola per le aromatiche
- Una zona dedicata al vivaio e alla compostiera, e in generale alla produzione di ammendanti e macerati biologici
Mediterraneo
Il giardino mediterraneo è diventato ormai di culto, anche se spesso si tende a estendere questa definizione in modo esagerato. Il giardino mediterraneo è in effetti ineffabile, capace di accogliere molte anime e di presentarsi i mille modi diversi. Perciò non tenteremo neanche una definizione tout court, ma isolando gli elementi propri, possiamo dire che:
Il giardino mediterraneo è diventato ormai di culto, anche se spesso si tende a estendere questa definizione in modo esagerato. Il giardino mediterraneo è in effetti ineffabile, capace di accogliere molte anime e di presentarsi i mille modi diversi. Perciò non tenteremo neanche una definizione tout court, ma isolando gli elementi propri, possiamo dire che:
- Un giardino mediterraneo vive del suo rapporto con il paesaggio circostante, spesso aspro e secco
- La vegetazione è resistente all’arsura dei climi caldi e afosi, ma generosa, fitta e capace di donare ampie isole d’ombra grazie alla presenza di alberi alti e maturi
- Sono spesso presenti piante delicate, che possono trascorrere serenamente l’inverno fuori, grazie a inverni miti (zone climatiche 9 o 10)
- I materiali usati sono locali, richiamano nei colori il paesaggio e non sono mai esageratamente decorati o leziosi, anzi, a volte scabri e solidi. Spesso per la pavimentazione dei sentieri si usa la ghiaia.
- Non necessariamente i giardini mediterranei sono privi di acqua o a scarso consumo, ma l’acqua è un elemento a cui viene dato molto risalto, non in grandi bacini quanto in lunghe corsie, secondo un antico modello indiano
- Le fioriture sono di solito rade e preziose, o se sono abbondanti, sono intervallate da una gran quantità di fogliami dai colori e texture differenti
New Dutch Wave
È la nuova moda olandese lanciata in questi ultimi anni dal paesaggista Piet Oudolf e imitata da moltissimi. Viene chiamata anche “neo-prairie” o semplicemente “dutch wave” o “new perennial”. La High Line di New York, disegnata proprio da Oudolf, ne è forse l’esempio più noto. Ciò che la contraddistingue è:
È la nuova moda olandese lanciata in questi ultimi anni dal paesaggista Piet Oudolf e imitata da moltissimi. Viene chiamata anche “neo-prairie” o semplicemente “dutch wave” o “new perennial”. La High Line di New York, disegnata proprio da Oudolf, ne è forse l’esempio più noto. Ciò che la contraddistingue è:
- La leggiadria e la vaporosità delle piante, che non devono essere blocchi di forma e colore, ma fondersi tra loro in maniera naturale
- La presenza di graminacee di ogni tipo, che rende le aiuole arruffate e mobili
- Masse di fiori a spiga, solitamente azzurri o malva
- Grande presenza di alliacee, con fiori a palloncino
- Piante da fiore rustiche, annuali o perenni
- Interesse autunnale, dato dai fiori tardivi e dalle capsule di fiori secchi
- La variabilità dell’impianto che può cambiare di anno in anno a seconda di risemine spontanee
Questa storia è stata pubblicata il 23 agosto 2017 e poi aggiornata
Raccontaci: sapevi già distinguere i vari stili di giardino? Qual è il tuo preferito? Scrivilo nei Commenti.
Raccontaci: sapevi già distinguere i vari stili di giardino? Qual è il tuo preferito? Scrivilo nei Commenti.
Il giardino “all’italiana” è forse lo stile più conosciuto al mondo. Nonostante i giardini storici italiani abbiano subito tantissime variazioni e sovrapposizioni di stili nel corso dei secoli, hanno sempre mantenuto una solida armonia.
Alcuni tra gli elementi che lo caratterizzano sono:
- Basse siepi di bosso che compongono disegni geometrici a simmetria centrale o radiale
- Un edificio di riferimento, con facciata monumentale, da cui si diparte un viale centrale che funge da asse di simmetria
- Fusione di piante e architettura
- Scale, vasche, giochi d’acqua, tanto che il giardino italiano è stato spesso definito “un museo a cielo aperto”; anche la pregevolezza delle pietre o dei marmi contribuisce a dare un effetto di nobiltà
- Pavimentazioni ampie e libere, vista che abbraccia la zona centrale del giardino, incorniciata da alberi o boschetti
- Ordine e misura
- Il fitto dialogo con il paesaggio circostante
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