My Houzz: Le Poesie di Anna a Venezia, tra 3000 Libri e Manichini
Un universo di oggetti, creatività e ricordi nell'appartamento magico in un Campo veneziano che concilia i pensieri e la scrittura
Com’è bella, Venezia. Perdersi fra le sue calli significa farsi travolgere da domande e curiosità sulla vita passata e presente di una “città gioiello” in cui sembrano esserci solo turisti, ma che, in realtà, è abitata da 56 mila persone che non immaginano posto migliore per dare sostanza al proprio essere “se stessi”.
Ogni volta che gira la chiave nella toppa, Anna sa che ad aspettarla c’è l’immenso abbraccio delle sue indefinite migliaia di libri, che abitano intere pareti di scaffali, e delle sue “manichine”, di cui da diversi anni è una collezionista.
“Manichine” al femminile, perché i mezzi busti che Anna recupera dalla spazzatura, oppure da qualche sarto o commerciante che decide di chiudere bottega, hanno sempre le forme morbide e armoniose delle donne.
“Manichine” al femminile, perché i mezzi busti che Anna recupera dalla spazzatura, oppure da qualche sarto o commerciante che decide di chiudere bottega, hanno sempre le forme morbide e armoniose delle donne.
La casa che Anna condivide con Emma e Iole – le sue fedeli compagne di vita, adottate entrambe in un canile di Chioggia – è un universo di oggetti.
Ovunque ci si giri, passando dall’ingresso al soggiorno, dallo studio alla cucina, e dalla camera da letto ai due bagni (in uno di questi una manichina in ferro battuto è diventata un porta saponi) ci sono cose. E nemmeno una guru dell’ordine come la giapponese Marie Kondo avrebbe da obiettare, perché chiunque, anche chi entra per la prima volta, capisce che qui tutti gli oggetti hanno un senso, una vita e un’anima.
Ovunque ci si giri, passando dall’ingresso al soggiorno, dallo studio alla cucina, e dalla camera da letto ai due bagni (in uno di questi una manichina in ferro battuto è diventata un porta saponi) ci sono cose. E nemmeno una guru dell’ordine come la giapponese Marie Kondo avrebbe da obiettare, perché chiunque, anche chi entra per la prima volta, capisce che qui tutti gli oggetti hanno un senso, una vita e un’anima.
Prima di diventare un porta anelli, questo cassetto è stato usato per lungo tempo in una tipografia. Anna lo ha acquistato in un mercatino di beneficenza a Venezia.
Ogni manichina ha il suo posto: quella a figura intera di plastica argentata sorveglia la corte interna – anzi il giardino – con la vera da pozzo che Anna ha vestito di piante e fiori, e arredato con sedie a dondolo in bambù e tavolini che nelle giornate di sole conciliano lo studio e la scrittura.
ll primo grande amore, la manichina recuperata in un mercatino delle pulci di Parigi e tolta alla furia di una commerciante mentre svuotava nervosamente il suo negozio, ha uno sgabello di legno per piedistallo e un posto d’onore nel corridoio del salotto.
Anna, per portarla in aereo e accompagnarla elegantemente al suo destino veneziano, se l’è caricata sulle spalle a mo’ di zaino, come un bagaglio a mano.
Anna, per portarla in aereo e accompagnarla elegantemente al suo destino veneziano, se l’è caricata sulle spalle a mo’ di zaino, come un bagaglio a mano.
La poetessa ha iniziato ad abitare in questa casa dopo la morte dello zio, proprietario di un negozio di alta moda in Piazza San Marco.
Prima di essere popolati di libri, borse, cappelli, vestiti, vasi, occhiali, candele, penne, cd, abat-jour, innumerevoli quantità di scarpe e piccole collezioni di teiere che fanno compagnia ai volumi sugli scaffali, gli interni erano arredati con mobili, armadi, specchi e cassettoni in stile settecentesco che Anna ha in parte venduto e in parte recuperato.
Prima di essere popolati di libri, borse, cappelli, vestiti, vasi, occhiali, candele, penne, cd, abat-jour, innumerevoli quantità di scarpe e piccole collezioni di teiere che fanno compagnia ai volumi sugli scaffali, gli interni erano arredati con mobili, armadi, specchi e cassettoni in stile settecentesco che Anna ha in parte venduto e in parte recuperato.
«Ogni oggetto della mia casa ha un significato», racconta. «Ci sono mobili e complementi d’arredo che ho resuscitato dall’immondizia e fatto rivivere qui, nella mia casa, che io amo chiamare la mia “tana”, il mio rifugio di pensieri e scrittura. Con molti mobili e oggetti appartenuti alle mie nonne e ai miei genitori, che non ci sono più, ho un forte legame affettivo: questi spazi sono la sede della loro continuità nella mia vita».
Quando era piccola, Anna voleva fare la giornalista e l’amore per la scrittura, diventato una professione, si avvicina alle sue aspirazioni infantili tanto quanto il suo ambiente è l’espressione della sua riflessiva creatività interiore. Che non trova sfogo solo nelle parole, ma anche nelle fotografie in bianco e nero stampate e assemblate in corposi raccoglitori messi in fila su uno scaffale dello studio in cui c’è un letto: «Quando mi distendo qui, godo del miglior panorama della mia casa: lo scaffale con i miei libri (oltre 3000) e la mia scrivania».
Anna, insieme ad altri bibliofili internazionali, ha raccontato la sua passione per i libri in questo Ideabook: Design dal Mondo –11 Amanti dei Libri e i loro Spazi per la Lettura
Quando era piccola, Anna voleva fare la giornalista e l’amore per la scrittura, diventato una professione, si avvicina alle sue aspirazioni infantili tanto quanto il suo ambiente è l’espressione della sua riflessiva creatività interiore. Che non trova sfogo solo nelle parole, ma anche nelle fotografie in bianco e nero stampate e assemblate in corposi raccoglitori messi in fila su uno scaffale dello studio in cui c’è un letto: «Quando mi distendo qui, godo del miglior panorama della mia casa: lo scaffale con i miei libri (oltre 3000) e la mia scrivania».
Anna, insieme ad altri bibliofili internazionali, ha raccontato la sua passione per i libri in questo Ideabook: Design dal Mondo –11 Amanti dei Libri e i loro Spazi per la Lettura
A sinistra, sopra la porta, ci sono tutti i suoi diari, da quelli di trent’anni fa a quelli di oggi, in cui scrive e si ritrova con un sottofondo di musica francese e incenso alla cannella.
«Li ho conservati tutti e ogni anno aumentano. È qui, nello studio, nel mio angolo di felicità, che amo scrivere i miei pensieri, leggere, studiare e riposarmi».
Anna dice di sentirsi bene dappertutto, nella sua casa. Sembra che nessun angolo le stia stretto. «Ma ogni tanto – confessa – passo intere a giornate a spostare oggetti, a cambiare la loro disposizione. Mi succede prima di scrivere un libro, nei momenti in cui anche il mio inconscio è sottosopra».
«Li ho conservati tutti e ogni anno aumentano. È qui, nello studio, nel mio angolo di felicità, che amo scrivere i miei pensieri, leggere, studiare e riposarmi».
Anna dice di sentirsi bene dappertutto, nella sua casa. Sembra che nessun angolo le stia stretto. «Ma ogni tanto – confessa – passo intere a giornate a spostare oggetti, a cambiare la loro disposizione. Mi succede prima di scrivere un libro, nei momenti in cui anche il mio inconscio è sottosopra».
Anna con Iole, una segugia adottata nel canile di Chioggia. Quando ha fatto il suo ingresso a casa di Anna, ha trascorso interi giorni nascosta sotto i mobili, tanta era la paura di affrontare il mondo dopo anni di maltrattamenti e abbandoni. Quando Anna è riuscita, finalmente, a portarla fuori, Iole si è messa a correre all’impazzata. Quel momento ha sancito la sua nuova e felice vita veneziana.
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci massimo dieci foto insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Nella nostra rubrica My Houzz proponiamo interessanti e originali abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare, inviaci massimo dieci foto insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di fotografare in esclusiva la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Chi ci abita: Anna Toscano e i suoi due cani: Emma e Iole
Dove: Venezia
Superficie: 120 m² con la corte interna
Anno di costruzione: fine ‘800
Anna Toscano è una poetessa, una scrittrice, una docente universitaria. Ed è una delle 56 mila persone che in Venezia vedono la propria, e unica, casa. Anna, originaria di Treviso, abita vicino a Campo Santo Stefano e vive in un grande appartamento al piano terra di un palazzo antico. È qui che prendono forma le sue poesie, a metà tra lirica e prosa, ispirate alla vita, al quotidiano e all’umano misurarsi con esso.