My Houzz: «La Mia Casa è un'Eterna Incompiuta», Dice Roberta
L'antica casa di famiglia a Napoli è stata divisa e ristrutturata con mobili antichi, tessuti ed elementi di design
La famiglia composta da Roberta, Filippo e Zoe abita da due anni in un appartamento ricavato dalla casa di famiglia di Roberta, in un palazzo liberty dei primi ‘900. Roberta è una giornalista specializzata in architettura e design (scrive anche per Houzz), mentre Filippo è un consulente aziendale, la loro bimba Zoe ha 5 anni e ha due tartarughe che si chiamano ogni giorno in un modo diverso: oggi, Fulmine e Polpetta. La casa è sempre aperta ad amici e bambini, ma essendo anche il luogo di lavoro per Roberta è stata pensata per creare un ambiente che stimoli la concentrazione. Roberta crede che la sua casa non sia ancora finita e pensandoci meglio ammette che forse non finirà mai di modificarla.
L’appartamento si trova all’ultimo piano di un palazzo in stile liberty, costruito nel 1916 dal bisnonno di Roberta. Due anni fa hanno frazionato il grande appartamento dividendolo in due più piccoli e hanno dovuto fare molta attenzione a non stravolgere la pianta e a rispettare i vincoli della sovrintendenza. Roberta racconta: «È la casa in cui sono cresciuta e mi emoziona pensare che oggi sia la casa della mia famiglia e che Zoe cresca qui».
La casa è stata ristrutturata dall’architetto Maria Teresa Volpe, che ha saputo tradurre perfettamente i desideri di Roberta e Filippo. Volevano mischiare vari stili, usando pavimenti scandinavi, mobili di modernariato e integrando pezzi d’epoca e contemporanei, sempre dando un’attenzione particolare al design.
La casa è stata ristrutturata dall’architetto Maria Teresa Volpe, che ha saputo tradurre perfettamente i desideri di Roberta e Filippo. Volevano mischiare vari stili, usando pavimenti scandinavi, mobili di modernariato e integrando pezzi d’epoca e contemporanei, sempre dando un’attenzione particolare al design.
Entrando in casa si è investiti dalla luce che proviene dalle grandi vetrate sul pianerottolo e dal colore, porpora brillante, della libreria: «Ce la siamo portata dietro dalle due case precedenti in cui abbiamo abitato, ma era bianca, vagamente shabby e non ci convinceva più. Da qui la scelta di stravolgerla, di cui siamo estremamente contenti». I paralumi sono stati fatti su misura, con uno scampolo di tessuto che Roberta aveva comprato anni fa a un mercatino.
Dopo aver percorso il corridoio dell’ingresso si arriva alla camera da letto, che Roberta definisce “l’eterna incompiuta”. Infatti mancano ancora i comodini – al momento hanno adottato soluzioni provvisorie – e gli arredi sono stati adattati dalle case precedenti. Il paralume è stato fatto su misura, così come il letto e la testiera, utilizzando tessuti scelti da Roberta e Filippo durante i loro viaggi: «I tessuti d’arredo sono una mia grande passione – spiega Roberta –ovunque io vada se trovo un tessuto che mi piace lo compro, conservo e poi lo utilizzo alla prima occasione. Ho la casa piena di scampoli in attesa di una destinazione». Sulla destra si accede a una cabina armadio molto funzionale.
I quadri di questa stanza sono tutti paesaggi livornesi realizzati da diversi artisti. Il nonno materno di Filippo negli Anni 60 curava un premio d’arte a Livorno: il Premio Rotonda, un’estemporanea di pittura che esiste ancora adesso. I dipinti sono stati realizzati tutti nell’ambito di questa manifestazione e alcuni arredano oggi la loro camera da letto.
Anche la sedia di ferro proviene
dalla Toscana, l’hanno comprata da un rivenditore specializzato in arredi in ferro e ferro battuto.
Anche la sedia di ferro proviene
dalla Toscana, l’hanno comprata da un rivenditore specializzato in arredi in ferro e ferro battuto.
All’interno della camera da letto padronale c’è un comodo bagno con doccia arredato con mobili Ikea.
Mattonelle: gres porcellanato, collezione Azulej di Patricia Urquiola per Mutina
Mattonelle: gres porcellanato, collezione Azulej di Patricia Urquiola per Mutina
Uscendo dalla stanza da letto, si intraprende un lungo corridoio reso dinamico dalle grafiche dipinte sulle pareti con la pittura lavabile. Come spiega Roberta: «Molti ritengono che i corridoi siano uno spreco di spazio, ma io credo invece che siano elementi interessanti di passaggio, creano un momento di pausa e di aspettativa e quindi vanno valorizzati. Noi l’abbiamo fatto con un intervento pittorico, era un mio desiderio e l’architetto l’ha tradotto egregiamente. Diventando genitori abbiamo riscoperto i colori vivaci e li abbiamo usati in casa, senza paura, non è stato semplice sceglierli, ma siamo contentissimi del risultato».
Anche le luci, inserite nella controsoffittatura, sono sparpagliate, per dare ancora più movimento all’insieme. Inoltre, avendo scelto di usare delle porte a filo muro, per farle scomparire nella parete hanno messo il battiscopa anche sulle porte, anche se Roberta non è molto soddisfatta di come sono stati montati e rifiniti.
Anche le luci, inserite nella controsoffittatura, sono sparpagliate, per dare ancora più movimento all’insieme. Inoltre, avendo scelto di usare delle porte a filo muro, per farle scomparire nella parete hanno messo il battiscopa anche sulle porte, anche se Roberta non è molto soddisfatta di come sono stati montati e rifiniti.
Nel corridoio ci sono appunto due porte, attraversando la prima si accede al bagno di Zoe, che viene utilizzato anche dagli ospiti.
Per avere una realizzazione su misura degli arredi bagno, Roberta ha scelto di usare per il lavabo e il piatto doccia il solid surface Betacryl, ma col tempo si è un po’ pentita della scelta perché risente del calcare molto presente nell’acqua cittadina, lasciando sempre un evidente alone.
Le mattonelle dei bagni hanno fantasie particolari, che riprendono i colori sgargianti utilizzati sulle pareti. Nel resto della casa invece il pavimento è tutto in parquet di rovere leggermente sbiancato, posato a correre nell’ingresso e nelle camere da letto, si trasforma nel corridoio in una sorta di passerella a doghe parallele e in una spina di pesce nella zona giorno.
Mattonelle: gres porcellanato, collezione Tratti di Inga Sempé per Mutina
Per avere una realizzazione su misura degli arredi bagno, Roberta ha scelto di usare per il lavabo e il piatto doccia il solid surface Betacryl, ma col tempo si è un po’ pentita della scelta perché risente del calcare molto presente nell’acqua cittadina, lasciando sempre un evidente alone.
Le mattonelle dei bagni hanno fantasie particolari, che riprendono i colori sgargianti utilizzati sulle pareti. Nel resto della casa invece il pavimento è tutto in parquet di rovere leggermente sbiancato, posato a correre nell’ingresso e nelle camere da letto, si trasforma nel corridoio in una sorta di passerella a doghe parallele e in una spina di pesce nella zona giorno.
Mattonelle: gres porcellanato, collezione Tratti di Inga Sempé per Mutina
La seconda porta del corridoio conduce alla camera di Zoe. Anche in questa stanza hanno deciso di inserire un intervento pittorico: una casetta rosa in corrispondenza del letto: «L’architetto Volpe ha capito da subito il nostro gusto, ha sposato e guidato il nostro desiderio di utilizzare il colore e ci ha tenuto per mano lungo tutta la ristrutturazione. Quando abbiamo iniziato a pianificare i lavori abbiamo condiviso un Ideabook su Houzz (che potete vedere qui) per scambiarci idee e soluzioni».
Le due librerie che contengono i giochi hanno una lunga storia familiare, sono infatti appartenute e tre generazioni di bambine: facevano parte dell’arredo della camera d’infanzia della mamma di Roberta, poi della camera di Roberta quando era piccola e adesso sono di Zoe.
Le due librerie che contengono i giochi hanno una lunga storia familiare, sono infatti appartenute e tre generazioni di bambine: facevano parte dell’arredo della camera d’infanzia della mamma di Roberta, poi della camera di Roberta quando era piccola e adesso sono di Zoe.
Il passaggio dal corridoio al salotto è segnato dal cambio del disegno del parquet, che diventa una spina di pesce indirizzata verso il mare: le finestre abbracciano il golfo da Posillipo a Sorrento, passando per Capri.
Le modanature intorno alla finestra e all’accesso alla zona studio sono originali del palazzo, mentre i festoni li hanno fatti Roberta e Zoe come decorazione per il suo compleanno e poi non li hanno più tolti.
Le modanature intorno alla finestra e all’accesso alla zona studio sono originali del palazzo, mentre i festoni li hanno fatti Roberta e Zoe come decorazione per il suo compleanno e poi non li hanno più tolti.
La zona living è formata da un’unica grande stanza; al vertice si trova una sala da pranzo, da cui si accede allo studio di Roberta e alla cucina, e al lato opposto si trova il salotto, da cui si accede al balcone.
In questa stanza abitano anche le due tartarughe in una piccola vasca sul carrello.
Trova il professionista più vicino a te, clicca qui.
In questa stanza abitano anche le due tartarughe in una piccola vasca sul carrello.
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Il banano è il regalo che Filippo ha fatto a Roberta per il loro decimo anniversario.
Il tavolo da pranzo è estendibile e può facilmente accogliere gli amici o i familiari che spesso vengono invitati a cena: «Le sedie sono basculanti: gli ospiti non se l’aspettano e quando lo scoprono è un momento di gioco e risate».
Sedie: Tip Ton di Barber & Osgerby per Vitra
Il tavolo da pranzo è estendibile e può facilmente accogliere gli amici o i familiari che spesso vengono invitati a cena: «Le sedie sono basculanti: gli ospiti non se l’aspettano e quando lo scoprono è un momento di gioco e risate».
Sedie: Tip Ton di Barber & Osgerby per Vitra
Nella zona living divano e poltrone sono degli anni Trenta e provengono dal salotto della casa della nonna di Roberta. Li hanno fatti rivestire con tessuti acquistati a Londra.
Quadro: arazzo dei primi del ‘900; tavolino di Warren Platner per Knoll
Quadro: arazzo dei primi del ‘900; tavolino di Warren Platner per Knoll
Di fronte ai divani c’è la porta finestra che dà sul balcone dove, incorniciata dai fregi del palazzo, c’è una vista mozzafiato: «Pur essendo di dimensioni contenute viviamo tantissimo il balcone, sia in estate che in inverno; usiamo il piccolo tavolo in ferro battuto per mangiare nelle giornate di sole invernale, coltiviamo erbe aromatiche, infatti Zoe ha le sue piante di lenticchie e fragoline, e ci godiamo il panorama, in tutte le stagioni».
I due pouf che delimitano l’area salotto dalla sala da pranzo sono di Ikea, ma anche questi sono stati rivestiti con due fodere comprate su internet da un’azienda specializzata in fodere per imbottiti Ikea.
La struttura in ghisa verde è un arredo da esterno, acquistato in Toscana, ma, in questo caso, usato per gli interni; in occasione di feste la usano anche come seduta.
Si sposa perfettamente con il quadro, che raffigura una veduta di Procida e apparteneva ai genitori di Roberta.
Si sposa perfettamente con il quadro, che raffigura una veduta di Procida e apparteneva ai genitori di Roberta.
L’angolo studio è fondamentale per Roberta che, essendo una giornalista freelance, lavora da casa: «La scrivania si trova esattamente dove si trovava la mia scrivania quando abitavo con i miei genitori. Qui infatti c’era la mia camera da letto, di cui abbiamo eliminato due tramezzi per dare spazio al living. Sono cresciuta davanti a questa stessa finestra, la luce, l’aria, il mare e il silenzio sono una terapia contro il caos della città». Il quadro, una serigrafia di SHOUT, lo hanno acquistato perché rappresenta un luogo molto simile all’angolo della loro casa, con il termosifone e la finestra sul golfo, in cui infatti hanno deciso di appenderlo.
Sedia: Variable di Varier; scrivania: Studio Grey 50 di Paola Navone per Gervasoni
Sedia: Variable di Varier; scrivania: Studio Grey 50 di Paola Navone per Gervasoni
Gli arredi della cucina sono di Ikea, modificati con l’aggiunta di un piano in marmo. Il pavimento, in mattonelle esagonali di tre colori, è stato scelto in ricordo della prima casa in cui Filippo e Roberta hanno abitato insieme, che aveva appunto un pavimento simile, bordeaux, della prima metà del ‘900.
Mattonelle: gres porcellanato, collezione Examatt di Tonalite
Mattonelle: gres porcellanato, collezione Examatt di Tonalite
In fondo alla cucina si raggiunge un un piccolo spazio per spuntini veloci che affaccia sul mare. Il tavolo e la panca sono stati realizzati da Filippo, con le gambe a forcina (traduzione di hairpin legs) acquistate su internet e piani in legno dipinti da lui con l’aiuto di Zoe: il bricolage è il “gioco” che più amano fare insieme… e gli riesce molto bene!
Guarda tutte le foto di questa casa
Guarda tutte le foto di questa casa
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Filippo Balestrieri e Roberta Del Vaglio, la loro figlia Zoe e le due tartarughe Fulmine e Polpetta
Dove: Napoli
Superficie: 100 m²
Anno di costruzione del palazzo: 1916
Anno di ristrutturazione dell’appartamento: da giugno a dicembre 2015
Architetto: Maria Teresa Volpe