Valigie
Il tavolino da caffè in salotto è realizzato con alcune valigie, che Daniélle ha acquistato in un negozio d’antiquariato chiamato Tante Tuli, nel quartiere Amager. Il negozio apparteneva in passato a sua zia. Nelle valigie sono oggi riposti i Dvd, una macchina da cucire e tutto l’occorrente per rammendare. Il tappeto è stato comprato da Ellos e il divano è nuovo ed è stato trovato su Lauritz.com.
Il vecchio letto in metallo è stato acquistato da un antiquario, la lampada a fisarmonica in un mercatino dell’usato e il baule apparteneva al nonno di Anne. Oltre a essere una soluzione pratica per riporre le cose, il baule delimita in qualche modo la piccola zona dedicata al trucco.
Per tornare nell’area giorno, Dana mi precede ripercorrendo l’unico corridoio di casa, su cui si apre una finestra che riempie di luce anche questo punto della casa, situata sul lato opposto rispetto all’ingresso con vista sul lago. «Il baule era del mio nonno materno Adolfo, che faceva il capo pasticcere negli hotel di lusso negli anni 30/40/50 del secolo scorso. Lo usava come valigia, stava lontano da casa per mesi e mesi interi. Sul baule ci sono ancora le etichette con il suo indirizzo di casa e anche le etichette/cartoline figurate con le destinazioni come Villa Igiea a Palermo e l’Hotel Danieli a Venezia. Sono stata a Villa Igiea l’anno scorso perché volevo vedere dove aveva vissuto negli anni Trenta mio nonno, ed è ancora un bellissimo posto», mi racconta Dana.
Pelle consumata e oggetti di riuso Avventura e spirito libero, come detto, è il leitmotiv dell’appartamento di un uomo. Immancabile il divano in pelle, meglio se nera o testa di moro, a citazione del mitico chiodo. Inoltre va ricercato l’effetto vintage a suggerire l’idea che sia vissuto. Lo stesso vale per il legno: mobili e complementi, sia nelle tinte naturali che scure, andranno bene se mostrano superfici ruvide, mai troppo rifinite. Da notare, in foto, il rimando al mondo della natura selvaggia che da sempre affascina la maggior parte degli uomini. L’idea da copiare: in soggiorno il baule da viaggio del nonno, bello e ricco di suggestioni, da mettere tra i divani.
Casualità shabby Libera e ribelle, Lady Macbeth ama trascorrere le sue giornate passeggiando nella natura. E la casa shabby incontrerebbe sicuramente i suoi gusti: un mazzo di fiori appena colti in soggiorno, un’antica poltrona di pelle sgualcita, gli armadi elegantemente scrostati, le candele a illuminare le serate estive. La casa della Lady Macbeth moderna sarebbe sicuramente così.
Negli anni Venti del XX secolo, più il proibizionismo si faceva duro più fiorivano gli speakeasy, i bar che vendevano illegalmente alcolici. Una delle scene d’azione del film è ambientata in una versione magica di questi locali. Era lì che si svolgevano le feste più pazze dell’epoca. Per dare un tocco in stile Roaring Twenties alla propria casa si possono inserire alcuni dettagli che rimandano a quell’epoca, come le vecchie valigie a contenere le bottiglie di superalcolici (e la valigia rimarrà come simbolo di questo film per tutti gli appassionati).
l mobile dei dischi può esprimere tutto il nostro mondo di ispirazioni e interessi, accogliendo oggetti vari e quadretti, vecchie foto e riviste d’epoca.
Inedita e inusuale, ma assolutamente interessante, l’idea di scegliere una vecchia valigia come piano d’appoggio davanti al divano. Originale e divertente darà allo spazio quel tocco di personalità e unicità che farà la differenza. Il consiglio: è sempre bene proporzionare l’imbottito al tavolino antistante, altezze troppo diverse potrebbero creare soluzioni disarmoniche. In questo caso, la valigia è perfettamente equilibrata all’imbottito scelto in un modello basso e ampio.
Per comodino in camera da letto Angelica usa due valige antiche appartenenti al bisnonno che costruì la casa. Il copriletto è stato fatto da Angelica con tessuti di Designers Guild.
In questo angolo della casa, una vecchia finestra e due valigie d’epoca diventano un originale mobile per la TV.
La maggior parte delle carte che Paola utilizza per le sue creazioni sono carte da regalo o da imballaggio acquistate durante i viaggi in Canada, negli Stati Uniti e in Inghilterra, dove esiste un vero e proprio culto per le scelta della carta che avvolge un regalo! «La scelta di una carta – spiega Paola – per me avviene sempre d’istinto: possono essere il colore, la texture o la fantasia a catturare il mio interesse». Le carte da parati predilette sono invece quelle di Jannelli e Volpi, che hanno la caratteristica di essere più facili di altre da incollare. Nelle valigie in latta Paola conserva i fogli di carta monocromatici in formato A3 o A4 e ritagli di libri, giornali o cataloghi.
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