Come Insonorizzare la Tua Casa
Un problema “sentito”, dove si lamentano due persone su tre. Ecco alcune soluzioni concrete per dire: “basta al rumore!”
Il rumore è una vera seccatura, soprattutto se si abita in appartamento e in centro città. L’inquinamento acustico non va sottovalutato: ha conseguenze negative dirette sulla salute, in quanto accresce lo stress e l’irritabilità, disturba il sonno, aumenta i problemi cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione e la depressione. Che cosa fare, dunque, per ridurre i rumori provenienti da fuori, dai nostri vicini o dal nostro stesso appartamento?
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Le fonti del rumore
Le case sono esposte a molteplici sorgenti sonore:
Le case sono esposte a molteplici sorgenti sonore:
- I rumori che provengono dall’esterno
- I rumori che provengono dall’interno
- I rumori da impatto
- I rumori prodotti da impianti e apparecchiature
- Il riverbero
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I principi dell’isolamento acustico
Esistono diverse soluzioni per contrastare il rumore:
Esistono diverse soluzioni per contrastare il rumore:
- La tenuta stagna
- Aumentare lo spessore di pavimenti, muri e tramezzi
- Eliminare l’effetto eco
COME RIDURRE I RUMORI PROVENIENTI DALL’ESTERNO
Isolare le finestre
Per liberarvi davvero dai rumori che si generano all’esterno della casa, la soluzione più efficace è quella di isolare acusticamente le finestre.
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Isolare le finestre
Per liberarvi davvero dai rumori che si generano all’esterno della casa, la soluzione più efficace è quella di isolare acusticamente le finestre.
- Iniziate con un’accurata ispezione del serramento. Se presenta un difetto di tenuta stagna nel telaio, potrete ripristinare voi stessi le sigillature usando una resina indurente. Pensate che così potrete ridurre l’intensità sonora fino a 5 decibel!
- I cassonetti interni delle tapparelle rappresentano un altro punto debole, poiché lasciano passare i rumori. Inserite un materiale fonoassorbente all’interno, sigillate i giunti del cassonetto con il silicone e, se ancora non bastasse, potete anche applicare dei pannelli in cartongesso o in legno.
- La sostituzione dei cristalli: per questa operazione dovrete affidarvi a un professionista, in quanto la posa dovrà essere perfetta in modo da garantire un isolamento efficace. In genere si raccomanda di installare un doppio vetro isolante asimmetrico di tipo 10-10-4 (vetro 10 mm, intercapedine d’aria 10 mm, vetro 4 mm) e di sigillare il telaio, se non addirittura cambiarlo. I cristalli “stratificati fonoassorbenti” migliorano ancora di più la resa isolante. State pur certi che in questo modo riuscirete ad attenuare il livello di rumorosità da 30 fino a 40 decibel. Per ottenere un isolamento superiore (fino a 45 decibel), la soluzione meno costosa consiste nell’installare una seconda finestra con vetro singolo dello spessore di 6 mm, a una distanza non inferiore a 12 cm dalla prima.
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Isolare il tetto
Nelle abitazioni esposte a fonti di rumore esterne considerevoli, occorrerà isolare non solo le finestre, ma anche il tetto. In linea di principio si procede alla posa nel sottotetto di un isolante spesso e resiliente (le fibre minerali, come la lana di roccia o la lana di vetro) in associazione con un materiale denso (pannello fonoassorbente). È possibile, però, partire anche dall’esterno del tetto. Per un lavoro fatto bene, prendete in considerazione l’idea di sostituire anche le finestre del tetto con modelli adatti a isolare. In Francia, per i cittadini che abitano nei pressi dei dieci aeroporti più grandi del Paese, è stato istituito il Plan Gêne Sonore (PGS) (Piano d’azione per la gestione dell’inquinamento acustico); inoltre, lo Stato stanzia alcuni fondi per consentire a queste persone di far condurre rilevamenti acustici e realizzare i lavori di insonorizzazione.
Nelle abitazioni esposte a fonti di rumore esterne considerevoli, occorrerà isolare non solo le finestre, ma anche il tetto. In linea di principio si procede alla posa nel sottotetto di un isolante spesso e resiliente (le fibre minerali, come la lana di roccia o la lana di vetro) in associazione con un materiale denso (pannello fonoassorbente). È possibile, però, partire anche dall’esterno del tetto. Per un lavoro fatto bene, prendete in considerazione l’idea di sostituire anche le finestre del tetto con modelli adatti a isolare. In Francia, per i cittadini che abitano nei pressi dei dieci aeroporti più grandi del Paese, è stato istituito il Plan Gêne Sonore (PGS) (Piano d’azione per la gestione dell’inquinamento acustico); inoltre, lo Stato stanzia alcuni fondi per consentire a queste persone di far condurre rilevamenti acustici e realizzare i lavori di insonorizzazione.
COME RIDURRE I RUMORI GENERATI ALL’INTERNO
Isolare la porta d’ingresso
Se abitate in una palazzina e i vostri vicini di scala o di pianerottolo sono rumorosi, potete pensare di cambiare la porta, soprattutto se questa dà direttamente su una stanza e non su un corridoio d’entrata. Per attenuare il rumore in modo efficace, la porta dovrà essere pesante e a tenuta stagna (dotata di battuta per la soglia e di guarnizioni in gomma). Il potere di abbattimento del rumore delle porte viene valutato in base a una scala di classificazione acustica che procede dalla classe I (riduzione del rumore pari a 27 decibel) alla classe VI (riduzione del rumore pari a 42 decibel).
Isolare la porta d’ingresso
Se abitate in una palazzina e i vostri vicini di scala o di pianerottolo sono rumorosi, potete pensare di cambiare la porta, soprattutto se questa dà direttamente su una stanza e non su un corridoio d’entrata. Per attenuare il rumore in modo efficace, la porta dovrà essere pesante e a tenuta stagna (dotata di battuta per la soglia e di guarnizioni in gomma). Il potere di abbattimento del rumore delle porte viene valutato in base a una scala di classificazione acustica che procede dalla classe I (riduzione del rumore pari a 27 decibel) alla classe VI (riduzione del rumore pari a 42 decibel).
Isolare le interpareti
Se sentite tutto quello che dicono i vostri vicini di pianerottolo, ecco a voi le diverse soluzioni che potrete adottare per ovviare al problema:
Isolando acusticamente le interpareti beneficerete anche di un isolamento termico. Se decidete di eseguire da soli questi interventi, fate attenzione a proteggere con cura gli impianti e a sigillare bene i giunti.
Se sentite tutto quello che dicono i vostri vicini di pianerottolo, ecco a voi le diverse soluzioni che potrete adottare per ovviare al problema:
- Realizzate un armadio a muro lungo la parete che vi separa dai vicini
- Costruite una doppia parete
Isolando acusticamente le interpareti beneficerete anche di un isolamento termico. Se decidete di eseguire da soli questi interventi, fate attenzione a proteggere con cura gli impianti e a sigillare bene i giunti.
Isolare il soffitto
In un appartamento, i disturbi legati al rumore arrivano principalmente dal piano di sopra, soprattutto se il pavimento poggia su una semplice soletta sostenuta da travetti. Tentati dalla vostra vena artistica, potrebbe venirvi l’idea di togliere il cartongesso per recuperare le travi a vista, guadagnando spazio in altezza e apportando un tocco di stile, come in questo appartamento. Sfortunatamente questa scelta non fa che peggiorare la vostra situazione… La cosa migliore da fare è isolare il pavimento – il che vuol dire che toccherà al vicino occuparsene (!) – perché insonorizzare il soffitto potrebbe rivelarsi pericoloso. I rumori da impatto, in particolare, si trasmettono dal soffitto verso le pareti laterali. Tuttavia isolandolo non sempre si ottengono dei buoni risultati.
Se non riuscite a trovare un accordo con il vicino del piano di sopra, il quale non è assolutamente obbligato a partecipare alle spese, isolate il vostro soffitto assicurandovi che la struttura portante che accoglierà il controsoffitto sia indipendente dal solaio. È inutile quindi tirare troppo la corda col vicino, meglio se adottate la tecnica del muro contro muro e nell’intercapedine inserite delle imbottiture spesse. Tuttavia, ricordate che questa soluzione ha lo svantaggio di abbassare il soffitto di una decina di centimetri…
In un appartamento, i disturbi legati al rumore arrivano principalmente dal piano di sopra, soprattutto se il pavimento poggia su una semplice soletta sostenuta da travetti. Tentati dalla vostra vena artistica, potrebbe venirvi l’idea di togliere il cartongesso per recuperare le travi a vista, guadagnando spazio in altezza e apportando un tocco di stile, come in questo appartamento. Sfortunatamente questa scelta non fa che peggiorare la vostra situazione… La cosa migliore da fare è isolare il pavimento – il che vuol dire che toccherà al vicino occuparsene (!) – perché insonorizzare il soffitto potrebbe rivelarsi pericoloso. I rumori da impatto, in particolare, si trasmettono dal soffitto verso le pareti laterali. Tuttavia isolandolo non sempre si ottengono dei buoni risultati.
Se non riuscite a trovare un accordo con il vicino del piano di sopra, il quale non è assolutamente obbligato a partecipare alle spese, isolate il vostro soffitto assicurandovi che la struttura portante che accoglierà il controsoffitto sia indipendente dal solaio. È inutile quindi tirare troppo la corda col vicino, meglio se adottate la tecnica del muro contro muro e nell’intercapedine inserite delle imbottiture spesse. Tuttavia, ricordate che questa soluzione ha lo svantaggio di abbassare il soffitto di una decina di centimetri…
Isolare il pavimento
Per attutire i rumori da calpestio, è possibile ottenere ottimi risultati grazie ai pavimenti flessibili in PVC, in gomma naturale tipo Dalsouple o ancora in sughero (con una riduzione dell’intensità sonora fino a 30 decibel). Si tratta della soluzione meno cara e più semplice da adottare che, oltretutto, non appesantirà né rialzerà troppo il pavimento. Un massetto in calcestruzzo indipendente dal pavimento offre un risultato più efficace, ma non è sempre facile da realizzare durante una ristrutturazione. Sopra ad un vecchio pavimento rivestito con piastrelle o parquet, si può scegliere di posare un tipo del secondo lottante sotto cui viene messo un materassino isolante in materiale resiliente.
Per attutire i rumori da calpestio, è possibile ottenere ottimi risultati grazie ai pavimenti flessibili in PVC, in gomma naturale tipo Dalsouple o ancora in sughero (con una riduzione dell’intensità sonora fino a 30 decibel). Si tratta della soluzione meno cara e più semplice da adottare che, oltretutto, non appesantirà né rialzerà troppo il pavimento. Un massetto in calcestruzzo indipendente dal pavimento offre un risultato più efficace, ma non è sempre facile da realizzare durante una ristrutturazione. Sopra ad un vecchio pavimento rivestito con piastrelle o parquet, si può scegliere di posare un tipo del secondo lottante sotto cui viene messo un materassino isolante in materiale resiliente.
Diminuire la risonanza
Diretta conseguenza delle moderne tendenze architetturali, le altezze vertiginose dei soffitti e le superfici dure e lisce, dalle linee essenziali, generano un disturbo acustico dovuto al riverbero: l’effetto eco. Quando ci sono pochi elementi di arredo, gli spazi vuoti tendono a riflettere il suono, generando l’eco. Si consiglia pertanto di stendere alcuni tappeti spessi sul pavimento (soprattutto se in cemento) e di applicare materiali fonoassorbenti alle pareti, oppure al soffitto. In questa foto, potete notare alcuni pannelli in OSB alle pareti.
Diretta conseguenza delle moderne tendenze architetturali, le altezze vertiginose dei soffitti e le superfici dure e lisce, dalle linee essenziali, generano un disturbo acustico dovuto al riverbero: l’effetto eco. Quando ci sono pochi elementi di arredo, gli spazi vuoti tendono a riflettere il suono, generando l’eco. Si consiglia pertanto di stendere alcuni tappeti spessi sul pavimento (soprattutto se in cemento) e di applicare materiali fonoassorbenti alle pareti, oppure al soffitto. In questa foto, potete notare alcuni pannelli in OSB alle pareti.
Al giorno d’oggi esistono numerosi pannelli decorativi fonoassorbenti: in feltro, in schiuma resiliente ricoperta di tessuto, in MDF forato o scanalato, ecc. Se la musica è la vostra passione, potrebbe interessarvi rivestire pareti e soffitti usando questi materiali dalle ottime qualità acustiche, che faranno bella figura persino in una stanza in stile classico, soprattutto se il suono delle vostre casse risulta un po’ “freddo”. Ma c’è di più: se siete dei veri intenditori, vi consigliamo caldamente di trasformare la vostra stanza in una “scatola nella scatola” e di rivestire pareti e soffitti con pannelli fonoisolanti spessi almeno 15 cm. Per ridurre la risonanza nelle parti comuni degli edifici, fate mettere all’ordine del giorno dell’assemblea condominiale la posa di tappeti fonoassorbenti negli androni delle scale.
Ridurre i rumori di impianti e apparecchiature
Se il rumore dei rubinetti o dello sciacquone vi infastidisce, sappiate che esistono alcuni modelli “insonorizzati”. Per quanto riguarda le condutture, diminuite la pressione dell’acqua per evitare il “colpo d’ariete” e ricorrete a pannelli in cartongesso o in legno per ridurre il rumore causato dai tubi. Per la cappa della cucina, scegliete un modello con motore remoto. Lavatrici e asciugabiancheria, invece, riportano il livello di rumorosità sull’etichetta energetica. In genere, i modelli meno silenziosi sono anche quelli più economici. Per quanto riguarda l’installazione, fate in modo di posizionare questi apparecchi sopra un tappetino elastico, così da attutire rumori e vibrazioni ed evitare che si spostino troppo.
Se il rumore dei rubinetti o dello sciacquone vi infastidisce, sappiate che esistono alcuni modelli “insonorizzati”. Per quanto riguarda le condutture, diminuite la pressione dell’acqua per evitare il “colpo d’ariete” e ricorrete a pannelli in cartongesso o in legno per ridurre il rumore causato dai tubi. Per la cappa della cucina, scegliete un modello con motore remoto. Lavatrici e asciugabiancheria, invece, riportano il livello di rumorosità sull’etichetta energetica. In genere, i modelli meno silenziosi sono anche quelli più economici. Per quanto riguarda l’installazione, fate in modo di posizionare questi apparecchi sopra un tappetino elastico, così da attutire rumori e vibrazioni ed evitare che si spostino troppo.
Se avete degli altoparlanti, posizionateli su supporti conici specifici, in modo che i bassi non si trasmettano alla struttura dell’edificio. Infine, se il ronzio dell’unità centrale dell’impianto di VMC vi disturba, fate installare alcuni silenziatori vicino al blocco motore.
Questa storia è stata pubblicata il 19 maggio 2015 e poi aggiornata
Cosa ne pensi? Hai dei vicini rumorosi? Quali trucchi adotti contro il rumore? Condividi la tua esperienza nella sezione Commenti.
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Le Domande Essenziali per Scegliere un Architetto
Questa storia è stata pubblicata il 19 maggio 2015 e poi aggiornata
Cosa ne pensi? Hai dei vicini rumorosi? Quali trucchi adotti contro il rumore? Condividi la tua esperienza nella sezione Commenti.
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Le Domande Essenziali per Scegliere un Architetto
Quando si parla di inquinamento acustico, bisogna tenere in considerazione che le abitazioni non sono tutte uguali a livello di insonorizzazione. Innanzitutto occorre aspettare gli anni ‘90 (anche in Italia) affinché le norme sull’inquinamento acustico vengano rafforzate. Se il vostro appartamento è stato costruito prima, con ogni probabilità potrete migliorarne la qualità acustica in modo sostanziale. Per ragioni di metratura, è consigliabile rivolgersi a una ditta specializzata in consulenza acustica, che eseguirà per voi uno studio accurato e saprà consigliarvi al meglio in vista dei lavori per l’insonorizzazione del vostro appartamento. Informatevi, inoltre, sugli aiuti finanziari: credito d’imposta, sovvenzioni statali o regionali, prestiti a tasso zero, ecc. Se siete in affitto, trattate con il proprietario affinché si prenda carico, in tutto o in parte, della spesa. Se il disturbo è palese, potrete costringerlo a prendere provvedimenti anche avviando una procedura civile.