A Casa di... La Ragazza dello Sputnik
Incontriamo Carla nella sua dimora di fronte al mare, nell’assolata Sicilia. Commenta e vinci una macchina da cucire
La ragazza dello Sputnik è il nome d’arte di Carla, trentenne laureata in archeologia che ha scoperto il cucito per caso e l’ha fatto diventare il suo lavoro. Spinta da passione e creatività realizza accessori unici, i suoi materiali preferiti sono il cotone americano, il feltro e il cotone misto lino. Con la sua simpatia e solarità è riuscita in poco tempo a coinvolgere migliaia di followers sui canali social, e con loro condivide non solo le sue splendide creazioni ma anche i piccoli gesti quotidiani, mantenendo sempre un rapporto diretto con il pubblico.
Carla ama guardare il mare dalla sua cucina-soggiorno. Tutto qui mette di buonumore: lo stile eclettico dell’arredamento, il carisma di Carla e degli animali domestici Teti e Nina.
Scopriamo insieme come “La ragazza dello Sputnik” ha arredato la sua casa.
A casa di… vuole celebrare blogger e personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. Commenta in fondo all’articolo e racconta qual è la stanza della casa di Carla che ti piace di più e spiega perché. Potrai vincere il regalo scelto proprio per te da Carla: una macchina da cucire Janome 920 e tre sacchetti porta biscotti creati con le sue mani durante la nostra visita!
Il concorso si è concluso il 22 marzo 2017 alle ore 14. Puoi leggere il regolamento qui.
Carla ama guardare il mare dalla sua cucina-soggiorno. Tutto qui mette di buonumore: lo stile eclettico dell’arredamento, il carisma di Carla e degli animali domestici Teti e Nina.
Scopriamo insieme come “La ragazza dello Sputnik” ha arredato la sua casa.
A casa di… vuole celebrare blogger e personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. Commenta in fondo all’articolo e racconta qual è la stanza della casa di Carla che ti piace di più e spiega perché. Potrai vincere il regalo scelto proprio per te da Carla: una macchina da cucire Janome 920 e tre sacchetti porta biscotti creati con le sue mani durante la nostra visita!
Il concorso si è concluso il 22 marzo 2017 alle ore 14. Puoi leggere il regolamento qui.
Quando e come sei arrivata a vivere in questa casa?
«Mi sono trasferita qui due anni fa, nel gennaio del 2015. Si è trattata di una scelta molto frettolosa: avevo chiuso una lunga storia e ho lasciato la casa che dividevo con il mio ex. Grazie a una mia amica sono venuta a sapere di questa mansarda e quando l’ho vista me ne sono innamorata, soprattutto mi ha colpito la sua luminosità e la vista sul mare».
«Mi sono trasferita qui due anni fa, nel gennaio del 2015. Si è trattata di una scelta molto frettolosa: avevo chiuso una lunga storia e ho lasciato la casa che dividevo con il mio ex. Grazie a una mia amica sono venuta a sapere di questa mansarda e quando l’ho vista me ne sono innamorata, soprattutto mi ha colpito la sua luminosità e la vista sul mare».
Quali sfide hai dovuto affrontare nell’arredare la tua casa?
«Prima che arrivassi io, era abitata da una coppia che le aveva conferito una sua personalità, inoltre avevo con me tutto l’arredamento della mia abitazione precedente, per cui non ho avuto la possibilità di partire da zero. Nel progettarla ho dovuto, infatti, incastrare quello che ho trovato qui con quello che mi portavo dietro della mia vecchia vita».
Carla ha ridipinto tutto di bianco, si è liberata di molti mobili e oggetti e ha deciso di tenere solo lo stretto necessario, come per esempio la cucina.
«Prima che arrivassi io, era abitata da una coppia che le aveva conferito una sua personalità, inoltre avevo con me tutto l’arredamento della mia abitazione precedente, per cui non ho avuto la possibilità di partire da zero. Nel progettarla ho dovuto, infatti, incastrare quello che ho trovato qui con quello che mi portavo dietro della mia vecchia vita».
Carla ha ridipinto tutto di bianco, si è liberata di molti mobili e oggetti e ha deciso di tenere solo lo stretto necessario, come per esempio la cucina.
Quali sono gli ambienti della casa che preferisci?
«L’ambiente che preferisco è il soggiorno-cucina. Al mattino, che ci sia il sole o la pioggia, trovarsi il mare di fronte è qualcosa di impagabile, amo essere circondata dalla luce».
«L’ambiente che preferisco è il soggiorno-cucina. Al mattino, che ci sia il sole o la pioggia, trovarsi il mare di fronte è qualcosa di impagabile, amo essere circondata dalla luce».
Qual è il momento della giornata che preferisci trascorrere in casa?
«Il risveglio è il momento in assoluto che preferisco, detta le linee guida della mia giornata, e poi essendo golosa e amante del cibo, il mio primo pensiero felice è la colazione!».
«Il risveglio è il momento in assoluto che preferisco, detta le linee guida della mia giornata, e poi essendo golosa e amante del cibo, il mio primo pensiero felice è la colazione!».
Ci sono oggetti da cui sei ossessionata?
«Sono ossessionata dalle tazze, ne ho circa trecento e ne sono pieni gli scaffali e i muri della cucina, credo che prima o poi mi sommergeranno, ma capiterà il giorno in cui avrò trecento ospiti a colazione e mi torneranno utili! Una volta venne a trovarmi una mia amica intristita da qualcosa che le era successo e io per addolcirle il pomeriggio le dissi che le avrei preparato il caffè e che le avrei dato una delle mie tazzine preferite: intendevo dire che le avrei servito la bevanda in una delle mie tazze preferite… lei fraintese e capì che gliel’avrei donata. Così fui costretta a separami da una delle mie adorate tazze!».
«Sono ossessionata dalle tazze, ne ho circa trecento e ne sono pieni gli scaffali e i muri della cucina, credo che prima o poi mi sommergeranno, ma capiterà il giorno in cui avrò trecento ospiti a colazione e mi torneranno utili! Una volta venne a trovarmi una mia amica intristita da qualcosa che le era successo e io per addolcirle il pomeriggio le dissi che le avrei preparato il caffè e che le avrei dato una delle mie tazzine preferite: intendevo dire che le avrei servito la bevanda in una delle mie tazze preferite… lei fraintese e capì che gliel’avrei donata. Così fui costretta a separami da una delle mie adorate tazze!».
Cosa ha influenzato le tue scelte nel decorare la casa? Da dove vengono e che storia hanno gli oggetti di cui ti circondi?
«Premetto di essere abbastanza eclettica, fantasiosa e molto umorale, la mia casa non ha uno stile predominante, sono una “accumulatrice seriale”. Non sono legata all’estetica delle cose, mi piace circondarmi di oggetti che mi mettano il buonumore o che mi ricordino persone a cui voglio bene, regali o anche soltanto una cartolina ricevuta in regalo da un’amica».
«Premetto di essere abbastanza eclettica, fantasiosa e molto umorale, la mia casa non ha uno stile predominante, sono una “accumulatrice seriale”. Non sono legata all’estetica delle cose, mi piace circondarmi di oggetti che mi mettano il buonumore o che mi ricordino persone a cui voglio bene, regali o anche soltanto una cartolina ricevuta in regalo da un’amica».
«Faccio fatica a disfarmi delle cose e ho difficoltà a distinguere fra utile e inutile, tutto ciò che riesce a regalarmi un sorriso o che mette colore in casa resta con me. Mi piace tenere a vista tutto quello che ha una piccola storia da raccontare».
In quale stanza trascorri più tempo?
«La stanza in cui trascorro la maggior parte del mio tempo è il laboratorio, perché è il posto in cui lavoro». Questo è lo spazio della creatività per Carla, qui, circondata dalle stoffe e dai colori lascia correre l’ispirazione.
«La stanza in cui trascorro la maggior parte del mio tempo è il laboratorio, perché è il posto in cui lavoro». Questo è lo spazio della creatività per Carla, qui, circondata dalle stoffe e dai colori lascia correre l’ispirazione.
Come e quando è cominciata la tua passione per il cucito?
«Da piccola avevo altre aspirazioni, mio padre è medico e io sono cresciuta con la convinzione di voler seguire le sue orme. In realtà poi mi sono dedicata ad altro e non nego che il percorso di studi che mi ha portato a laurearmi in archeologia è stato davvero travagliato.
Per caso quattro anni fa, pochi giorni prima del Natale, prendendo spunto da una rivista di fai da te e artigianato, decisi di realizzare io stessa i regali cucendo a mano delle piccole decorazioni in feltro. Da quel momento non ho più abbandonato la passione per il cucito e ne ho fatto il mio lavoro».
«Da piccola avevo altre aspirazioni, mio padre è medico e io sono cresciuta con la convinzione di voler seguire le sue orme. In realtà poi mi sono dedicata ad altro e non nego che il percorso di studi che mi ha portato a laurearmi in archeologia è stato davvero travagliato.
Per caso quattro anni fa, pochi giorni prima del Natale, prendendo spunto da una rivista di fai da te e artigianato, decisi di realizzare io stessa i regali cucendo a mano delle piccole decorazioni in feltro. Da quel momento non ho più abbandonato la passione per il cucito e ne ho fatto il mio lavoro».
Come sei arrivata a creare il nome del tuo brand “La ragazza dello Sputnik”?
«Il nome lo utilizzavo come nickname sui social già da molto tempo, si tratta del titolo di un romanzo di Haruki Murakami, che mi colpi più di altri e che sottolinea l’eccitazione dell’inseguimento più che della conquista. Trovo che questo concetto sia molto calzante con il processo creativo e penso che non ci sia momento più entusiasmante dell’attimo che precede la creazione, quindi il sopraggiungere di un’ idea e la voglia di renderla viva e concreta».
«Il nome lo utilizzavo come nickname sui social già da molto tempo, si tratta del titolo di un romanzo di Haruki Murakami, che mi colpi più di altri e che sottolinea l’eccitazione dell’inseguimento più che della conquista. Trovo che questo concetto sia molto calzante con il processo creativo e penso che non ci sia momento più entusiasmante dell’attimo che precede la creazione, quindi il sopraggiungere di un’ idea e la voglia di renderla viva e concreta».
Da quale oggetto non ti vorresti mai separare?
«La macchina da cucire è la mia compagna di vita e non mi separerei mai né da lei né da tutto il piccolo mondo che ci sta dietro».
«La macchina da cucire è la mia compagna di vita e non mi separerei mai né da lei né da tutto il piccolo mondo che ci sta dietro».
Hai altre passioni importanti?
«Sono una divoratrice di libri, nella libreria però metto solo quelli già letti, e visto che ne compro in continuazione e ne ho davvero tanti ancora da leggere, non posso far altro che metterli sui comodini o in giro per casa».
«Sono una divoratrice di libri, nella libreria però metto solo quelli già letti, e visto che ne compro in continuazione e ne ho davvero tanti ancora da leggere, non posso far altro che metterli sui comodini o in giro per casa».
Come hai arredato la tua camera da letto?
«La mia camera mi rispecchia moltissimo perché, come negli altri ambienti, anche qui ho sparso in giro colore e fantasia. Inizialmente, quando ho affittato questo appartamento, mi ero ripromessa di non riempirlo eccessivamente di cose, ma i miei propositi falliscono sempre miseramente ed ecco, ad esempio, che la mia camera da letto è diventata teatro delle mie avventure di bricolage.
La struttura che ho messo ai piedi del letto era in origine l’allestimento per una fiera a cui ho partecipato con il mio brand. Ho studiato un progettino semplice e comprato il materiale necessario per realizzarlo e poi montarlo direttamente in loco per la fiera. Rientrata a casa non ho saputo resistere all’idea di riutilizzarla in qualche modo e così, visto che io e il mio ragazzo siamo appassionati di film e serie tv, ho pensato che potessimo usarla per appoggiare pc e casse durante le nostre serate di full immersion cinematografiche.
Le luci non potevano mancare. Sono un’appassionata di lucine, anche in cucina le tengo accese tutte le sere».
«La mia camera mi rispecchia moltissimo perché, come negli altri ambienti, anche qui ho sparso in giro colore e fantasia. Inizialmente, quando ho affittato questo appartamento, mi ero ripromessa di non riempirlo eccessivamente di cose, ma i miei propositi falliscono sempre miseramente ed ecco, ad esempio, che la mia camera da letto è diventata teatro delle mie avventure di bricolage.
La struttura che ho messo ai piedi del letto era in origine l’allestimento per una fiera a cui ho partecipato con il mio brand. Ho studiato un progettino semplice e comprato il materiale necessario per realizzarlo e poi montarlo direttamente in loco per la fiera. Rientrata a casa non ho saputo resistere all’idea di riutilizzarla in qualche modo e così, visto che io e il mio ragazzo siamo appassionati di film e serie tv, ho pensato che potessimo usarla per appoggiare pc e casse durante le nostre serate di full immersion cinematografiche.
Le luci non potevano mancare. Sono un’appassionata di lucine, anche in cucina le tengo accese tutte le sere».
La gruccia rivisitata e utilizzata per appendere le collane è frutto della creatività di Carla
Sei una persona ordinata?
«Riconosco che di solito sono parecchio disordinata e spesso lascio i vestiti sulla poltrona per giorni e giorni. Mi piace giustificarmi facendomi forte del luogo comune per cui gli artisti siano spesso disordinati, il cosiddetto “caos creativo”, ma è solo un alibi, lo confesso. Spesso mi manca il tempo per star dietro a tutto e così tra fare una lunga passeggiata con Nina in spiaggia e sistemare i vestiti, scelgo la prima opzione».
Sei una persona ordinata?
«Riconosco che di solito sono parecchio disordinata e spesso lascio i vestiti sulla poltrona per giorni e giorni. Mi piace giustificarmi facendomi forte del luogo comune per cui gli artisti siano spesso disordinati, il cosiddetto “caos creativo”, ma è solo un alibi, lo confesso. Spesso mi manca il tempo per star dietro a tutto e così tra fare una lunga passeggiata con Nina in spiaggia e sistemare i vestiti, scelgo la prima opzione».
Gli animali domestici di Carla…
«Condivido la mia casa con altre due donnine: Nina e Teti. Nina ha sei anni ed è la mia adorabile cagnolina, ama saltare sui tavoli soprattutto se vi sono dolci e biscotti! La gatta Teti, diffidente ma tenerissima, ha dodici anni e vive con me da molto tempo. È uno spirito molto selvaggio e sfugge sempre alla presenza di chi non conosce».
Ecco perché non siamo riusciti a rubarle una foto, probabilmente durante la nostra visita si era nascosta dentro l’armadio!
«Condivido la mia casa con altre due donnine: Nina e Teti. Nina ha sei anni ed è la mia adorabile cagnolina, ama saltare sui tavoli soprattutto se vi sono dolci e biscotti! La gatta Teti, diffidente ma tenerissima, ha dodici anni e vive con me da molto tempo. È uno spirito molto selvaggio e sfugge sempre alla presenza di chi non conosce».
Ecco perché non siamo riusciti a rubarle una foto, probabilmente durante la nostra visita si era nascosta dentro l’armadio!
Guarda tutte le foto della casa di Carla
Il concorso si è concluso il 22 marzo 2017 alle ore 14. Il vincitore della macchina da cucire Janome 920 e tre sacchetti porta biscotti (in foto) creati da Carla durante la nostra visita è stato estratto a sorte. Puoi leggere il regolamento qui.
Il concorso si è concluso il 22 marzo 2017 alle ore 14. Il vincitore della macchina da cucire Janome 920 e tre sacchetti porta biscotti (in foto) creati da Carla durante la nostra visita è stato estratto a sorte. Puoi leggere il regolamento qui.
Chi ci abita: Carla Cugno Garrano con Nina, il suo cocker americano e la gatta Teti
Dove: San Leone, Agrigento
Superficie: 60 m² distribuiti tra laboratorio, cucina-soggiorno, camera da letto, bagno, terrazza