18 Piccoli Trucchi per Rendere Meno Noioso il Nostro Angolo Pranzo
A cosa possiamo fare ricorso per rendere meno prevedibile, interessante e vivace il nostro tinello o la nostra sala da pranzo?
Un bell’angolo da pranzo – sia esso un tinello, un banco in cucina o una sala da pranzo vera e propria – incide non solo sul fascino complessivo della nostra casa, ma anche sulla piacevolezza di condividere con gli altri il nostro stare a tavola, la convivialità in famiglia e con gli amici. Cosa fare se il nostro spazio non è particolarmente originale? Dall’illuminazione, ai colori, alle idee décor, sono moltissime le intuizioni che possiamo seguire per ravvivarlo un po’. Ecco 18 esempi da cui prendere ispirazione.
2. Un lampadario importante
Anche un lampadario a sospensione imponente può assolvere stessa antinoia di una lampada da terra maxi formato. Attenzione: non dobbiamo necessariamente optare per una soluzione eccentrica a tutti i costi, soprattutto se la nostra personalità non si addice a scelte eclatanti in fatto di arredo.
La possibilità di scelta è vastissima, basta fare un salto in un negozio di illuminazione: un esempio è quello ritratto in questa foto, Zettel’z 5 di Ingo Mauer, realizzato con una raccolta di fogli di carta giapponese appesi a delle mollette.
Anche un lampadario a sospensione imponente può assolvere stessa antinoia di una lampada da terra maxi formato. Attenzione: non dobbiamo necessariamente optare per una soluzione eccentrica a tutti i costi, soprattutto se la nostra personalità non si addice a scelte eclatanti in fatto di arredo.
La possibilità di scelta è vastissima, basta fare un salto in un negozio di illuminazione: un esempio è quello ritratto in questa foto, Zettel’z 5 di Ingo Mauer, realizzato con una raccolta di fogli di carta giapponese appesi a delle mollette.
3. Cesti sospesi
I colpi di scena che meno ti aspetti a volte si ottengono con la collocazione inusuale di una serie di oggetti. Fuori dal loro contesto abituale, cesti di paglia diventano un piacevole diversivo per un soffitto vuoto. E la loro ripetizione non fa altro che amplificare la bellezza del loro materiale tutto al naturale.
I colpi di scena che meno ti aspetti a volte si ottengono con la collocazione inusuale di una serie di oggetti. Fuori dal loro contesto abituale, cesti di paglia diventano un piacevole diversivo per un soffitto vuoto. E la loro ripetizione non fa altro che amplificare la bellezza del loro materiale tutto al naturale.
4. Vernice a mezza altezza
Altro colpo scenografico, questa volta ancora più facile da realizzare: pareti intorno al tavolo dipinte a mezza altezza, per superare la prevedibilità del bianco e lavorare sugli accostamenti tra gli arredi e i nostri colori preferiti.
Altro colpo scenografico, questa volta ancora più facile da realizzare: pareti intorno al tavolo dipinte a mezza altezza, per superare la prevedibilità del bianco e lavorare sugli accostamenti tra gli arredi e i nostri colori preferiti.
5. Un gioco di inserti per il pavimento
Dopo i soffitti, anche i pavimenti vogliono la loro parte. Se vogliamo spezzare un effetto già visto, prendiamo in considerazione l’idea di accostare due tipi diversi di pavimento nella stessa stanza: come si trattasse di un tappeto permanente fatto di materiali a contrasto.
Dopo i soffitti, anche i pavimenti vogliono la loro parte. Se vogliamo spezzare un effetto già visto, prendiamo in considerazione l’idea di accostare due tipi diversi di pavimento nella stessa stanza: come si trattasse di un tappeto permanente fatto di materiali a contrasto.
6. Quadri sparsi su una guida
Una parete “artistica” per raccogliere disegni, cartoline, stampe e dipinti. La concentrazione di più pezzi rafforza l’impatto della parete e si presta meglio ad assecondare modifiche e sostituzioni nella nostra piccola galleria privata.
Una parete “artistica” per raccogliere disegni, cartoline, stampe e dipinti. La concentrazione di più pezzi rafforza l’impatto della parete e si presta meglio ad assecondare modifiche e sostituzioni nella nostra piccola galleria privata.
7. Sedie spaiate
Spezzare la monotonia significa spesso e volentieri sottrarsi alle regole del coordinato. Chi l’ha detto che le sedie intorno ad un tavolo debbano essere sempre tutte uguali? Proviamo ad affiancare stili e materiali diversi, sperimentando magari una rotazione ciclica con le altre sedie della casa.
Spezzare la monotonia significa spesso e volentieri sottrarsi alle regole del coordinato. Chi l’ha detto che le sedie intorno ad un tavolo debbano essere sempre tutte uguali? Proviamo ad affiancare stili e materiali diversi, sperimentando magari una rotazione ciclica con le altre sedie della casa.
8. Variazioni di colore con la stessa sedia
Altra opzione per movimentare lo spazio con le sedie: perché non affidarsi allo stesso modello di sedia declinato in colori diversi?
Altra opzione per movimentare lo spazio con le sedie: perché non affidarsi allo stesso modello di sedia declinato in colori diversi?
9. Giocare con le scale cromatiche è naturalmente un gioco che possiamo decidere di portare fino in fondo, ad esempio optando per contrasti netti o per accostamenti sulle stesse scale di tono.
10. Un centrotavola importante
Nella sua prevedibilità – pensiamo al classico vaso di ceramica messo al centro del tavolo – un centrotavola può essere un oggetto assai banale. Se però ci lasciamo andare a una soluzione più originale, il suo impatto sarà certamente più marcato. Non vogliamo investire in un unico oggetto di valore? Puntiamo allora a riciclare quello che già abbiamo, combiando magari oggetti diversi sopra un unico vassoio.
Nella sua prevedibilità – pensiamo al classico vaso di ceramica messo al centro del tavolo – un centrotavola può essere un oggetto assai banale. Se però ci lasciamo andare a una soluzione più originale, il suo impatto sarà certamente più marcato. Non vogliamo investire in un unico oggetto di valore? Puntiamo allora a riciclare quello che già abbiamo, combiando magari oggetti diversi sopra un unico vassoio.
11. Effetto giungla
La parola d’ordine è piante! Piccole, grandi, appese al soffitto, grasse… Non c’è limite alla fame di verde dei nostri appartamenti. Una parete verde o una costellazione di piante più o meno ordinarie accende la nostra voglia di tropicalismo, dissimulando l’ordinarietà e il grigio della nostra vita in città.
La parola d’ordine è piante! Piccole, grandi, appese al soffitto, grasse… Non c’è limite alla fame di verde dei nostri appartamenti. Una parete verde o una costellazione di piante più o meno ordinarie accende la nostra voglia di tropicalismo, dissimulando l’ordinarietà e il grigio della nostra vita in città.
12. Un ricordo di viaggio
Potrebbe essere un dipinto, un poster vintage, o perché no una foto che abbiamo scattato noi e di cui andiamo particolarmente fieri. Il souvenir di viaggio – non il banale soprammobile, ma un oggetto comprato o ricevuto in regalo per via di un reale legame affettivo – è difficilmente replicabile e ci ricorda un’esperienza personale e unica, da raccontare a tutti gli amici che abbiamo il piacere di invitare a cena.
Potrebbe essere un dipinto, un poster vintage, o perché no una foto che abbiamo scattato noi e di cui andiamo particolarmente fieri. Il souvenir di viaggio – non il banale soprammobile, ma un oggetto comprato o ricevuto in regalo per via di un reale legame affettivo – è difficilmente replicabile e ci ricorda un’esperienza personale e unica, da raccontare a tutti gli amici che abbiamo il piacere di invitare a cena.
13. Un mazzo di fiori
Abbiamo ospiti a cena? Oppure vogliamo solo festeggiare in famiglia un avvenimento importante? O, ancora, vogliamo ricordare a noi stessi – e solo a noi stessi – quanto è bella la casa in cui viviamo? Un mazzo di fiori dona sempre vitalità e allegria a qualsiasi spazio, soprattutto se non gli facciamo mancare una posizione centrale, ad esempio in mezzo al nostro tavolo da pranzo.
Abbiamo ospiti a cena? Oppure vogliamo solo festeggiare in famiglia un avvenimento importante? O, ancora, vogliamo ricordare a noi stessi – e solo a noi stessi – quanto è bella la casa in cui viviamo? Un mazzo di fiori dona sempre vitalità e allegria a qualsiasi spazio, soprattutto se non gli facciamo mancare una posizione centrale, ad esempio in mezzo al nostro tavolo da pranzo.
14. Simmetrie
Sempre a proposito di fiori – ma potrebbe valere per un centrotavola o un candelabro – ricordiamoci la regola aura della ripetizione simmetrica. Due, tre, quattro vasi di fiori messi alla stessa distanza in mezzo al tavolo offrono un tocco scenografico ipnotico e immediato, da orchestrare con le sedie, le lampade e i quadri che li circondano.
Sempre a proposito di fiori – ma potrebbe valere per un centrotavola o un candelabro – ricordiamoci la regola aura della ripetizione simmetrica. Due, tre, quattro vasi di fiori messi alla stessa distanza in mezzo al tavolo offrono un tocco scenografico ipnotico e immediato, da orchestrare con le sedie, le lampade e i quadri che li circondano.
15. Un tocco di fluo
A volte l’energia di una stanza non è data da un arredo di colore quando da una vibrazione particolare. Come aumentarne le frequenze? Pensiamo a inserire una nota di giallo, anche in versione fluo. Il risultato? Un accento che cattura lo sguardo e che sprigiona una nota supplementare di vitalità.
A volte l’energia di una stanza non è data da un arredo di colore quando da una vibrazione particolare. Come aumentarne le frequenze? Pensiamo a inserire una nota di giallo, anche in versione fluo. Il risultato? Un accento che cattura lo sguardo e che sprigiona una nota supplementare di vitalità.
16. Uno specchio maxi
Poco importa se sia originale, realizzato su misura negli anni in cui la casa è stata costruita, o elemento freestanding contemporaneo appoggiato con nonchalance sulla parete di fronte al tavolo da pranzo. I vantaggi degli specchi rimangono sempre gli stessi: la percezione dello spazio risulta amplificata, mentre i giochi di riflessi con gli oggetti e le persone che si muovono nello spazio cambiano, quasi si trattasse di un film, a ogni istante!
Poco importa se sia originale, realizzato su misura negli anni in cui la casa è stata costruita, o elemento freestanding contemporaneo appoggiato con nonchalance sulla parete di fronte al tavolo da pranzo. I vantaggi degli specchi rimangono sempre gli stessi: la percezione dello spazio risulta amplificata, mentre i giochi di riflessi con gli oggetti e le persone che si muovono nello spazio cambiano, quasi si trattasse di un film, a ogni istante!
17. Pellicce…
Una moda nata in Scandinavia che ha finito per contagiare anche noi: il vello di pecora appoggiato su una sedia scalda l’ambiente e rafforza in senso di nido e di accoglienza – cosiness, direbbero gli inglesi – che attribuiamo alla nostra casa.
Una moda nata in Scandinavia che ha finito per contagiare anche noi: il vello di pecora appoggiato su una sedia scalda l’ambiente e rafforza in senso di nido e di accoglienza – cosiness, direbbero gli inglesi – che attribuiamo alla nostra casa.
18. …E foulard
Ci sono casi, poi, che sembrano un errore ma probabilmente non lo sono. E se il foulard appoggiato sullo schienale fosse tutto fuorché un oggetto abbandonato per caso? E se fosse, invece, un trucco per creare movimento, seduzione e originalità?
E ora, tocca a te: come hai valorizzato il tuo angolo pranzo? Condividi idee e consigli nei Commenti.
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Ci sono casi, poi, che sembrano un errore ma probabilmente non lo sono. E se il foulard appoggiato sullo schienale fosse tutto fuorché un oggetto abbandonato per caso? E se fosse, invece, un trucco per creare movimento, seduzione e originalità?
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Basta una stanza grande, una parete vuota, un tavolo con delle sedie e nessun altro orpello o decorazione. Come giocarsi tutto con un solo tocco scenografico? Provate con una lampada da terra di dimensioni maxi, che oltre allo slancio verso il soffitto – e qualche volta all’ironia – regalerà anche un’ottima illuminazione sulla cena in tavola.